Questa sera io e un amico andiamo a mangiarci una (più esattamente due: una a testa) cotolette alla milanese da Pirri. Credo di essere stato l’ultima volta da Pirri almeno 20 o 25 anni fa: avevo un’altra età, e le cose (specialmente per me e soprattutto in Italia ) andavano meglio.
Ma oggi, senza pensare alle nostre condizioni, andiamo ad assaggiare la rinomata “milanese” di Pirri, accompagnata da patate arrosto. E beviamo una caraffa da un litro di birra chiara, nella norma.
Dopo una decente attesa (locale praticamente al completo, con relativo e adeguato potente ruggito degli avventori) arrivano le cibarie: buone le cotolette, ben fritte ma con impanatura piuttosto leggera, non saporitissime; patate arrosto non proprio uniformi, a temperatura di fusione dei piatti, ma discrete. Finito di mangiare non rimaniamo molto nel locale che comincia ad alleggerirsi di qualche cliente: per il rumore assordante, per cui andiamo all’esterno a riposarci gli orecchi! Andiamo a pagare: 43 euro (esattamente 21,50 a testa) : direi appropriato per il cibo, ma non per il fracasso patito. Ma ci si può anche ritornare. Per stasera valutiamo 4 cappelli per il cibo, ma da 2 a 3 per il locale: nel complesso diciamo 3, più avanti, forse in condizioni più favorevoli potrebbero essere di più.
Consigliato!