Il primo impatto, è stato terrificante. Non c'ero mai stato al Ponteguerro, ma avendo letto recensioni entusiaste, avevo deciso di provarlo. Pensavo di passare la sera in un'osteria vecchio stampo e invece appena entrato mi trovo dentro a un enorme fienile ristrutturato coi soffitti di cinque metri, una marea di tavoli già occupati dai commensali, bimbi che sfrecciano a destra e manca, insomma, una discreta baraonda. Lì per lì confesso che sono stato tentato di fare dietro front, poi, avevo prenotato e non mi sembrava il caso di comportarsi da maleducato. Per fortuna, chiedendo ad una delle cameriere se c'era la possibilità di un posto un po' appartato, ci hanno accompagnato attraverso una scaletta al piano soppalcato dove c'era l' acetaia, una bella stanza con non molti tavoli, comoda e accogliente. Da lì per fortuna non si sentiva il rumore da girone dantesco del piano di sotto. Camerieri inappuntabili, gentilissimi, purtroppo servizio decisamente lento (il secondo me l'hanno portato dopo venti minuti da quello di mia moglie), ma vabbè, c'era il pienone, la cosa si può giustificare... Iniziamo con due primi, maccheroncini all'uovo al sugo di cinghiale per me e con patate e culatello per Angela. Piatti abbondanti, anche troppo, ma discreti, buono il sugo di cinghiale, buono anche l'abbinamento tra culatello e patate. Se volgiamo trovare un difetto, entrambi un filo pesanti. Passiamo ai secondi. Mia moglie sceglie un Entrecote di tagliata al sale rosa dell'Himalaya, decisamente apprezzata, io invece mi dedico ad una grigliata mista con carne di diverso tipo ( agnello, maiale, manzo, wurstel), formaggio alla griglia, verdure alla griglia : porzione enorme, da Gargantua e Pantagruel, carne discreta,anche se con tutti gli sforzi non sono riuscito a finire il piatto. Di vino ci siamo fatti poirtare un buon barbera vivace DOC dei Colli Bolognesi Botti. Guai a questo punto fare una sorvolata sui dolci, non ci stava proprio nient'altro, così abbiamo concluso con due caffè. Al momento di pagare il conto il proprietario, molto affabile, ci ha offerto un nocino. Che dire? Serata ruspante in un posto da baracca, con una cucina decisamente varia e di buon livello, un po' pesante ma gustosa. E meno male che c'era posto nell'Acetaia...
Consigliato!