Era da diverso tempo che alcune ragazze della squadra, in particolare Bianca e Simona, mi chiedevano di organizzare una cena: in questo periodo fra gare serali, ferie, gente che se la tira, impegni vari non è facile incastrare una sera che possa andare bene a tutti.
A volte però basta provarci senza farsi troppe remore e senza guardare chi viene e chi non viene, come dico sempre ognuno mangia con la propria bocca e paga con i propri soldi …..morale: chi c’è c’è e di chi non c’è si farà senza !
Alla fine della fiera ci siamo trovati in tredici a tavola e visto che tutto è filato liscio direi che abbiamo pure sfatato la credenza che il numero possa portare un po’ di sfortuna.
Non sto ad elencare i presenti ma posso anticipare che quando a tavola si siedono “atleti veri”, i “mangiatori veri” la fanno da padrone .
Prenoto alla Gnoccheria , comodo a tutti e facile da trovare, per le 21:00 , conscio del fatto che qualcuno arriverà in ritardo….. infatti solo alle 21:30 riusciamo ad essere seduti a tavola .
Partiamo con un “antipastino” compreso nel coperto a base di polenta fritta e cazagai , stuzzicante e piacevole, fin troppo abbondante nelle porzioni .
Decido per tutti sul bis di tortelli:
verdi con burro e salvia e tosone con pomodorini , sono di notevoli dimensioni, con tanta “coda”, quelli verdi vengono spazzati via, il gusto è ottimo, nel ripieno più spinaci che bietole, uno spettacolo ; quelli al tosone a me piacciono moltissimo ma ho notato che un paio bastano a riempire alcuni stomachini delicati e poco capienti, per fortuna che questa sera c’è Fabio (alias Cicion) che mi aiuta a non lasciare “nulla da rendere” .
Ed ora ? Andiamo tutti a casa ? Visto che la cena doveva essere “gnocco & tigelle” , ordiniamo per 8 , probabilmente avremmo dovuto ordinare per 5 !!!!
Arrivano diverse “panere” di gnocco fritto dal colorito scuro che non faceva prevedere nulla di buono, invece il colore era dovuto all’utilizzo di farina integrale nell’impasto, poco unto, pezzi relativamente piccoli, va giù che è un piacere ma è veramente troppo ; anche le tigelle sono buone, forse un po’ piene e mollicose, ma qui sono state sempre fatte nello stile montanaro , peccato perché ormai siamo tutti pieni, in ogni caso le tigelle terminano mentre diversi pezzi di gnocco ritorneranno a malincuore verso la cucina.
Gnocco & tigelle senza companatico ? Non sia mai : diversi taglieri di affettati misti, pancetta (stratosferica) , prosciutto stagionato (un buon Parma), coppa (discreta), salame (apprezzabile), formaggi misti, stracchino, cipolline all’ aceto balsamico (ottime), mamellata di arance……..e sicuramente qualcosa l’ho dimenticato .
Tanta acqua sul tavolo, alla fine saranno 8 bottiglie e poco vino, 4 bottiglie di “ lambrusco del Tiglio” , scuro, quasi artigianale, fresco ed all’altezza della situazione .
Nessuno ordinerà il dolce, ma quasi tutti andranno di caffè.
Tante chiacchiere, una bella serata conviviale, ce ne andiamo che la mezzanotte è passata da un po’, sicuramente si può riproporre, magari con qualche “accorgimento tattico” sul menù della serata .
Lascio per ultimo il conto, diciamo che per le quantità che avevamo a disposizione ci sta, peccato avere fatto ritornare in cucina gnocco e parte del salume e dei formaggi ma questo non è colpa del gestore, tutt’altro.
Per “dovere di cronaca” il bis di primi ha viaggiato a 12 euro mentre il “gnocco&tigelle” a 15 euro a persona per cui, il conto di 28 euro a persona è leggermente più alto della media ma sostanzialmente equo.
Sulla qualità dei primi nulla da eccepire ed anche il resto ha rispettato canoni che rasentano l’ottimale , tutto ciò non può che portare ad un giudizio complessivo di quattro cappelli scarsi o a tre cappelli abbondanti: buona la prima, diceva quello .
Consigliatissimo!!