E' da poco tempo che ha cambiato gestione.Prima c'era l'Hostaria del mare, cucina di pesce,per la verità un po' caruccia, ora c'è l'Hostaria Castel Maraldo, orientata di più su un menù di terra. Location identica, suggestiva, una sorta di seminterrato dove muri e volte in mattoni a vista si alternano con un bell'abbinamento rustico-moderno con pareti bianche e controsoffitti dotati di farettii, in tutto 24-30 coperti. Personale sollecito e garbato. Con mia moglie saltiamo gli antipasti per testare i primi. Caserecce alle verdure saltate e ricotta salata per lei :buona l'idea, tuttavia il peperone mortifica un po' troppo il sapore delle altre verdure. Per me invece ravioli con ripieno di verdure in crema di patate e aceto balsamico : questi invece particolari e di buon livello. Di secondo Angela sceglie un guancialino di vitello servito con una salsa di verdure e yoghurt, il piatto migliore della serata, carne tenerissima e originale il connubio verdure-yoghurt. Io provo le costolette di agnello con purea di fave e cicoria saltata : un piatto che mi incuriosiva, ma che in parte mi ha deluso : di gusto un filo forte l'agnello, scarsetto la purea di fave, insomma,poteva andare meglio. Da una lista di vini decisamente striminzita, che a mio avviso avrebbe bisogno di qualche etichetta in più, ordiniamo un buon lambrusco Chiarli Premium che ha fatto compagnia ad una bottiglia di minerale. Saltiamo i dolci e terminiamo con due caffè, serviti con un piattino di piccola pasticceria, e due grappe bianche. Cucina di buona qualità in alcuni piatti, non all'altezza in altri, cantina obiettivamente scarsa, locale sicuramente suggestivo. Una cena con alti e bassi, forse il prezzo da pagare al noviziato. Comunque tre cappelli sperando in margini di miglioramento.
Consigliato!